TONI, MIO PADRE, di ANNA NEGRI
Proiezioni:
-Venerdì 05 dicembre, ore 17:00
-Sabato 06 dicembre ore 17:00
-Lunedì 8 dicembre (festivo) ore 17:00 / 19:00
-sabato 20 dicembre ore 19:00 (evento con regista presente in sala)
-domenica 21 dicembre (matinée d'autore) ore 11:00 (evento con regista presente in sala)
-domenica 22 dicembre ore 19:00 (evento con regista presente in sala)
dati tecnici
regia ANNA NEGRI
scritto da ANNA NEGRI in collaborazione con STEFANO SAVONA
una produzione MIR CINEMATOGRAFICA, VIDEA GROUP, MEDIAART
distribuito da WANTED CINEMA
Genere Documentario
Italia
2025 – 109’ minuti
• Progetto Vincitore del Premio Valentina Pedicini per lo sviluppo del Documentario per il Cinema, premio Solinas 2021
• Vincitore premio FIPADOC al Bio2B Biografilm festival, Bologna 2023
• Premio Ateliers/MFN - Milano Film Network 2024
sinossi
Quando Anna aveva 14 anni, suo padre Toni Negri, professore di Scienze Politiche all’università di Padova e uno dei leader del movimento di contestazione degli anni ‘70, è stato arrestato, con l’accusa di essere il capo occulto del terrorismo italiano, reato da cui anni dopo è stato prosciolto. Dopo quattro anni di prigione e quindici di esilio, Toni Negri è diventato un pensatore di fama mondiale, soprattutto in seguito alla pubblicazione del suo saggio Impero (2000). Il suo arresto rappresenta solo un capitolo di una vita fuori dal comune. Ma ad Anna, questa storia ha lasciato un’impronta indelebile. Così, quello che inizia come il racconto di una figlia sul padre e sulla loro relazione, si trasforma in un film sui traumi di due generazioni. È un corpo a corpo dialettico in cui i piani personali, psicologici, ideologici e storici si alternano vorticosamente. Anna e Toni si ritrovano a Venezia, dove Anna è nata, dove la sua famiglia viveva quando era piccola e dove è sepolta sua madre. Sono entrambi di fronte alla macchina da presa, filmati da un amico. Toni sa che vede questa città per l’ultima volta, morirà sei mesi dopo, e Anna, che non ha mai vissuto con lui da quando è stato arrestato, lo accompagna con emozione, cercando di recuperare il tempo perduto. È in questa nuova dimensione di viaggio e di reciproca scoperta, ridotti a pochi gesti e a parole essenziali, che vediamo sciogliersi gli ultimi nodi, i dubbi, i significati di due vite tanto complesse.







